Dopo
il pranzo, alle 14.30 Pacifique e io siamo andati nella parrocchia delle Sacre
Stimmate dove faccio la pastorale, sperando che ci fosse l’ora di catechismo. Al
nostro arrivo non c’era nessuno dei ragazzi, l’oratorio era chiuso per cui
siamo tornati a casa tranquillamente. Verso le 15.30 il nostro portinaio mi ha
chiamato dicendo che c’era un catechista che mi cercava per informarmi che quel
pomeriggio a causa dell’alluvione non ci sarebbe stato il catechismo.
Verso
le 17.00 insieme ad alcuni dei miei confratelli siamo andati in bici alla
parrocchia Maria del Rosario perché volevamo partecipare alla professione
perpetua di Sorella Elisa Lazzari delle Saveriane, missionaria di Maria. Quando
arrivammo, c’era già tanta gente; tutti i posti erano occupati e alcuni dei
fedeli erano in piedi, compresi noi. Le due parti laterali della chiesa,
compresa la parte dell’ingresso, erano occupate dalle persone che rimassero in
piedi per tutto il tempo della celebrazione che durò dalle 17.30 alle 19.10.
Una
folla come questa l’avevo già visto due anni fa nella stessa parrocchia quando
c’era stata la veglia per l’ordinazione presbiterale di Padre Carlo M.
Salvadori, missionario saveriano, che adesso sta lavorando/operando in Camerun.
Lui e sorella Elisa vengono da questa parrocchia dove sono nati e cresciuti
spiritualmente e umanamente fino al momento in cui hanno scelto, deciso e
consacrato la loro vita alla missione, cioè al progetto di Dio.
Ascoltando
e ricordando la storia della loro vocazione, si evidenzia il contributo o l’offerto
dalla comunità cristiana che non si può negare. La loro vocazione, come anche
la fede nel Dio di Gesù Cristo, nasce sempre all’interno della comunità
cristiana dove vivono. Credo che siano stati battezzati quando erano piccoli
perché i loro genitori avevano e ancora hanno fede in Dio di Gesù Cristo e per
cui volevano che i loro figli incontrassero Gesù Cristo che è la vita, via e
verità. La loro fede sia come dono da Dio sia come risposta umana all’azione
salvifica di Dio in Gesù Cristo viene ricevuta, vissuta, sperimentata e
sviluppata nella comunità guardando la testimonianza dagli altri fedeli.
La
stessa dinamica vale anche per la vocazione di padre Carlo e sorella Elisa. Il loro
sentirsi chiamati da Dio a consacrarsi alla vita missionaria religiosa passa
attraverso la relazione coi fratelli della loro comunità dove vengono e vivono
in vista di una comunità a cui verranno inviati a servire. “Vita Nuova” del 24
ottobre 2014 (settimanale di notizie e idee della diocesi di Parma) esprime in
modo molto chiara questa reciprocità tra la persona stessa e la comunità
scrivendo, “A testimonianza di un
accompagnamento ‘reciproco’ della comunità parrocchiale nei confronti di Elisa,
ma anche di Elisa nei confronti della comunità che--come ha testimoniato nella
veglia di preghiera--ha fatto crescere anche la mia fede da bambina e poi negli
anni dell’adolescenza e della giovinezza, anni preziosi in cui si mettono le
basi della vita. Qui tu mi hai fatto vivere quell’esperienza illuminante di
trovare te annunciandoti, di sperimentare la gioia di mettersi al servizio, di
ricevere molto più di quanto davo.” Direi che il modo in cui la comunità
vive e risponde all’esigenza della fede influisce e permette ai suoi membri di
percorrere la stessa via.
C’era
una consorella saveriana che presentando Elisa all’assemblea diceva che la sua
vocazione è stata come un seme che germoglia, cresce e matura passando per
tutte le stagioni, dall’autunno all’inverno, dalla primavera all’estate. Credo
che sia vero questo paragone. La crescita e la maturità della fede e della
vocazione ha bisogno di essere vissuta nei vari momenti di gioia e pianto,
silenzio e rumore, consolazione e desolazione, discernimento e ripensamento,
ecc. Questi momenti non sono momenti da scegliere secondo l’interesse
personale, da ciò che mi piace o non mi piace, ma sono i momenti opportuni da
vivere e da accettare mettendoci nelle mani di Colui che ci chiama. Quindi la
chiamata cristiana nasce e cresce all’interno di una comunità per un’altra
comunità.
Pandri
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